I rapporti tra Adenoidi e Malocclusione sono sempre più noti grazie al grande lavoro di sensibilizzazione e informazione che quotidianamente viene svolto soprattutto da pediatri di libera scelta e specialisti in otorinolaringoiatria.
Come si instaura una malocclusione secondaria alle adenoidi? Per quale motivo una bocca non si sviluppa in modo corretto?
Questo breve video è in grado di spiegare molto semplicemente il meccanismo causa-effetto di questo fenomeno.
Vie aeree superiori, adenoidi e malocclusione
La respirazione in un soggetto sano dovrebbe avvenire attraverso il naso. La bocca può essere utilizzata per respirare solo in circostanze occasionali come, per esempio, quando siamo molto raffreddati oppure a seguito di un intenso sforzo fisico.
In circostanze normali dunque la bocca non interviene nel meccanismo normale della respirazione.
Le adenoidi sono una porzione di tessuto linfatico che si trova nella porzione più interna del naso (rinofaringe). Quando le adenoidi sono ingrossate (ipertrofia) oppure infiammate (adenoidite), aumentando di volume, occupano più spazio del normale.
Il bambino respiratore orale
Tutto lo spazio occupato dalle adenoidi è spazio che viene sottratto al passaggio dell’aria. Per questo motivo i bambini affetti da ipertrofia delle adenoidi o da adenoidite spesso sono costretti a respirare con la bocca.
In questi casi il bambino viene indicato con l’espressione comune di “respiratore orale”. Anche i genitori possono identificare il bambino respiratore orale perchè comunemente, anche quando è a riposo assoluto, egli sta con la bocca aperta e respira spontaneamente con la bocca semplicemente perchè non è in grado di farlo con il naso.
Tipicamente, il bambino adenoideo, anche mentre dorme tiene la bocca sempre aperta.
Con il passare del tempo la respirazione orale diventa una vera e propria abitudine e si verifica anche quando le adenoidi non sono ipertrofiche o infiammate. In questi casi la situazione si fa clinicamente difficile perchè la cura della causa primaria (le adenoidi) non risolve più il problema della respirazione orale perchè il bambino continuerà a respirare con la bocca per abitudine.
Gli specialisti che si occupano di adenoidi e malocclusione
Solitamente il bambino respiratore orale ha caratteristiche tipiche del viso che in medicina vanno sotto il nome di facies adenoidea. Il primo medico specialista che nota questo problema è quasi sempre il pediatra di libera scelta. Il pediatra intercetterà il bambino adenoideo nel corso delle abituali visite di controllo e potrà intervenire con le prime cure a seconda dei casi (per esempio una semplice terapia antibiotica se si suppone una origine batterica dell’adenoidite).
Nei casi in cui l’ingrossamento o l’infezione delle adenoidi diventino croniche o particolarmente frequenti è indicato anche il ricorso allo specialista otorinolaringoiatra. Nei casi in cui sia richiesta l’asportazione chirurgica delle adenoidi o delle tonsille faringee (che spesso sono associate alle adenoidi) l’otorino è lo specialista di elezione.
Quando la respirazione orale condiziona la presenza di una malocclusione, allora lo specialista di riferimento è l’ortodontista che interverrà nella prevenzione o nella correzione della cosiddetta masticazione (per usare un termine improprio molto noto al pubblico).
Perché vi è una relazione tra adenoidi e malocclusione?
Bisogna sapere che il pavimento del naso è rappresentato da un piano osseo che se guardato da sotto costituisce il palato della bocca. Possiamo dire infatti che il palato separa la bocca dal naso e quindi l’apparato digerente da quello respiratorio. Un bambino respiratore orale e con frequenti infezioni delle vie aeree tende ad avere vie aeree nasali molto strette a causa dell’alterata funzione respiratoria. Di conseguenza anche il palato sarà stretto e quindi la bocca piccola in senso trasversale nella sua arcata superiore.
Poichè l’arcata inferiore (mandibola) non risente degli effetti della respirazione orale un bambino adenoideo molto spesso finisce per avere una mandibola normale ed un’arcata superiore (mascella) troppo piccola. Ovviamente in una situazione del genere quando il paziente chiude la bocca (come per masticare il cibo) le due arcate non combaceranno correttamente, sviluppando un tipo di malocclusione con caratteristiche specifiche.
Il video che segue mostra perfettamente un caso di morso incrociato determinato da due arcate di dimensioni non coordinate.
Cosa può fare l’ortodontista per risolvere il problema di adenoidi e malocclusione?
Lo specialista in ortodonzia può intervenire in favore del bambino adenoideo e respiratore orale in modo efficace. Quando si applica un apparecchio (come per esempio il disgiuntore rapido del palato) per correggere il morso incrociato, si provoca una espansione o un allargamento del palato. L’allargamento del palato ha come effetto secondario anche un allargamento delle vie aeree nasali e conseguentemente un miglioramento della ventilazione.
In molti casi i bambini sottoposti ad espansione del palato ottengo due benefici con un solo intervento:
- la correzione della malocclusione
- la pervietà delle vie aeree superiori.
Poichè non sempre entrambi i risultati sono predicibili il percorso terapeutico migliore è quello anticipato sopra: rivolgersi sempre prima al pediatra di famiglia, quindi se prescritto rivolgersi all’otorinolaringoiatra ed infine all’ortodontista. Ciascun professionista interverrà per ciò che gli compete e solitamente il problema viene risolto.
Se il vostro bambino è un respiratore orale o soffre per patologie adenoidee potete effettuare una visita ortodontica presso il nostro studio, telefonando allo 02.90669273 oppure visitando il nostro sito internet www.studiovassura.it