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Alitosi: problema medico e vita di relazione

Sapete qual è la parola più ricercata sui motori di ricerca in ambito odontoiatrico? La risposta è: alitosi.

Si, perché tutti abbiamo paura di avere l’alito cattivo e quindi siamo portati ad indagare sulle cause e sui possibili rimedi per combatterlo. Cerchiamo di capire cos’è l’alitosi e quali sono le possibili cause.

Cos’è l’alitosi?

Per alitosi s’intende l’odore sgradevole rilevabile nell’aria emessa dal nostro organismo ed imputabile a cause di origine orale e/o sistemica.

Nonostante buona parte delle persone ne soffra, almeno occasionalmente, difficilmente le persone interessate lamentano il sintomo in maniera autonoma: ma una diagnosi precisa di tale condizione è fondamentale sia da un punto di vista clinico sia socio relazionale, affinché cresca la consapevolezza che il continuo mascheramento dell’alitosi non è la soluzione ideale.

Le persone che soffrono di alitosi hanno infatti la tendenza a nascondere il problema per le conseguenze che esso ha sulla vita di relazione. Il timore di essere respinti per il cattivo odore del proprio alito assume, in alcuni casi, delle implicazioni psicologiche importanti.

E’ comune notare persone che si coprono la bocca con le mani oppure limitano le attività che potrebbero metterli a disagio: parlare, ridere, baciare, ecc.

Le cause dell’alitosi

Le principali cause dell’alitosi si possono suddividere in tre categorie:

  • Cause non odontoiatriche: rappresentano la percentuale minore di tutte le cause, ma non sono da sottovalutare in quanto l’alitosi rientra tra i segni primari di alcune patologie sistemiche. Tra le cause non orali troviamo in particolare il diabete mellito non controllato, la grave insufficienza renale, la cirrosi epatica, il reflusso gastro esofageo. Altre condizioni associate all’alitosi sono rappresentate dall’assunzione di farmaci e da abitudini alimentari e voluttuarie come il fumo di sigaretta. In termini ancora più generali possiamo riconoscere molte decine di cause dell’alitosi che possono riguardare i seguenti organi o apparati: respiratorio, otorinolaringoiatrico, endocrino, renale, epatico, digerente. Oltre a ciò possono intervenire a vario grado malattie sistemiche di tipi diversi.
  • Cause odontoiatriche: in quanto la bocca rappresenta la principale fonte di produzione dei composti volatili solforati (VSC) responsabili del cattivo odore, essa è spesso la prima causa di alitosi. In questi casi l’alitosi dipende dalla presenza di batteri all’interno della bocca e può manifestare anche in normali condizioni di salute orale, specie al mattino appena svegli e può essere favorito dalla riduzione del flusso salivare. Più spesso, invece, i batteri coinvolti nell’alitosi comportano vere e proprie malattie per i denti (come la carie) oppure per le gengive (come la gengivite, la parodontite o la malattia parodontale cronica). La presenza di tartaro è quasi una costante nei casi di alitosi odontoiatrica. Un caso frequente è dato dalla lingua saburrale perchè costituisce il maggior sito di microorganismi della cavità orale. La presenza di materia organica e batteri sul dorso della lingua (o saburra) è significativamente maggiore in pazienti con alitosi.
  • Cause sconosciute: prima di imputare l’alitosi a cause sconosciute è opportuno avere escluso tutte le altre con l’aiuto del dentista di fiducia e, nel caso, di altri medici specialisti. Alcuni specialisti hanno identificato addirittura cause neuro psichiatriche di alitosi, come ad esempio il banale stress e condizioni particolari come la disgeusia, l’alitofobia e la sindrome di riferimento olfattivo.

L’alitosi da cause odontoiatriche

Dato che la causa più comune è data dalla presenza dei VSC, la diagnosi di tale condizione si divide in tre fasi:

  • anamnesi, raccolta dei dati inerenti lo stato attuale e pregresso di salute del soggetto per individuare eventuali patologie sistemiche correlabili all’alitosi;
  • esame clinico, valutazione delle strutture anatomiche intra ed extra orali e valutazione del sintomo dell’alitosi mediante l’ausilio di specifici test;
  • indagine strumentale, mediante l’utilizzo dell’alitometro che rileva la presenza dei VSC.

Se dalle indagini eseguite si esclude che la causa dell’alitosi sia riferita a condizioni extra orali e sistemiche, il trattamento terapeutico ha l’obiettivo di ridurre la carica microbica presente all’interno della bocca per evitare la formazione dei VSC.

Come si cura l’alitosi dal dentista

Detto che la presenza de batteri patogeni è una causa costante dell’alitosi, il compito del dentista o dell’igienista dentale è quello di ridurre la carica batterica all’interno della bocca.

A questo scopo possono agire su tre fronti:

  1. motivare il paziente con metodiche di igiene personalizzate
  2. eseguire ablazione del tartaro e/o levigatura radicolare per eliminare fattori infettivi,
  3. istruire il paziente al controllo chimico e farmacologico della placca batterica avvalendosi ad esempio di determinati collutori o dentifrici e, in ultimo,
  4. mediante i controlli periodici monitorare insieme al paziente eventuali miglioramenti o peggioramenti.

 

Se vuoi avere maggiori informazioni su questo argomento ti consigliamo di consultare il tuo dentista o la tua igienista dentale di fiducia. Se non ne hai ancora uno puoi rivolgerti al nostro studio prenotando una visita a questo link.

Alitosi | Studio Vassura | Dentista Zelo Buon Persico
Direttore Sanitario Dott. Gabriele Vassura | Albo Odontoiatri Lodi n.63

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