epatite d

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    Una forma di epatite particolarmente virulenta provocata dal virus dell’epatite D in congiunzione con il virus dell’epatite B e che si contrae attraverso l’uso di aghi contaminati o per esposizione diretta a sangue o altri liquidi corporei di individui infetti. Principalmente si osserva in persone che sono state ripetutamente esposte al virus dell’epatite B sia in seguito a frequenti trasfusioni di sangue, sia per l’introduzione endovenosa di droghe. Può essere passata al neonato al momento della nascita.