In assenza di patologie cariose si tratta della cosiddetta IPERSENSIBILITA’ DENTINALE. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Una delle domande più frequenti che i pazienti rivolgono all’igienista dentale e all’odontoiatra è:
“Perché quando bevo qualcosa di freddo avverto un forte fastidio ai denti, come se si ‘ghiacciassero’?”
L’ipersensibilità dentinale è un problema molto diffuso legato all’esposizione dei tubuli dentinali, vulnerabili agli stimoli provenienti dall’ambiente orale, spesso legato alla presenza di alterazioni dello smalto dentale congenite o acquisite (per azione acida di bibite come la Cola, per esempio) o di recessioni gengivali provocate da infiammazione delle gengive, da tecniche di spazzolamento inadeguate o dal normale processo di invecchiamento,
Gli stimoli che possono provocare o alterare l’ipersensibilità dentinale sono:
- Tattile e meccanico: contatto con lo spazzolino e altri strumenti di igiene orale o dopo strumentazione parodontale (levigatura radicolare)
- Termico: il cambio di temperatura causato da cibi e bevande caldi o freddi,o aria fredda a contatto con gli elementi dentali. Il freddo rappresenta lo stimolo più frequente
- Chimico: acidi contenuti in cibi e bevande come agrumi, yogurt, condimenti, spezie, vino e bevande (succhi di frutta o la cola per esempio) e gli acidi da rigurgito gastrico.
Ridurre i fastidi legati all’ipersensibilità è possibile se si utilizza correttamente lo spazzolino e un dentifricio desensibilizzante (quotidianamente, per lunghi periodi).
Spesso, però, i pazienti soggetti ad ipersensibilità si trovano ben presto intrappolati in un circolo vizioso: i sintomi possono risultare così elevati da scoraggiare lo spazzolamento poiché doloroso, peggiorando così la qualità dell’igiene orale: la placca non essendo più rimossa provocherà un’ ulteriore infiammazione gengivale, con incremento della recessione e del dolore.
“Il dentifricio che ho acquistato va bene per questo problema?” – chiedono spesso i nostri pazienti.
Il mercato offre una vasta gamma di ad azione “Total” contro placca, tartaro, carie, macchie, disturbi gengivali, alito cattivo e ipersensibilità dentinale ed anche prodotti specifici.
Saper leggere l’etichetta può aiutarci nella scelta e nell’acquisto del dentifricio più adatto a noi.
I dentifrici desensibilizzanti possono contenere:
- sostanze che bloccano l’impulso nervoso (Nitrato di Potassio, Cloruro di Potassio, Cloruro diStronzio)
- sostanze che riparano lo smalto e occludono i tubuli dentinali (Fluoruro Amminico, Fluoruro Stannoso, Fluoruro di Sodio, Cloruro di Potassio ad alte concentrazioni, Idrossiapatite Biomimetica, Arginina, Acetato Di Sodio)
In tabella sono riportati alcuni dei prodotti più usati.