L’implantologia post estrattiva è una pratica odontoiatrica che consente di inserire un impianto subito dopo aver estratto il dente, senza attendere i tempi comuni della guarigione. Si riferisce dunque al tempo che intercorre tra l’estrazione e l’inserimento dell’impianto, non a quello che intercorre tra inserimento dell’impianto e applicazione della protesi.
Nei casi di implantologia post estrattiva, dunque, la guarigione dopo estrazione del dente ed il consolidamento dell’impianto avvengono contemporaneamente.
Il vantaggio principale è rappresentato dal fatto che il tempo necessario a sostituire il dente estratto si riduce notevolmente, tutto viene eseguito nella stessa seduta e i costi complessivi da sostenere (sia per l’odontoiatra che per il paziente) sono inferiori.
In questo articolo spieghiamo meglio il concetto di implantologia post estrattiva, affinché chiunque possa comprenderlo anche senza essere un dentista.
Che differenza c’è tra impianto post estrattivo e impianto tradizionale?
Se ti è mai capitato di dover togliere uno o più denti, probabilmente ti sarà anche capitato che il dentista ti proponga di sostituire il dente estratto con un impianto e una corona artificiale (comunemente detta anche capsula).
Nell’immagine che segue si vede la differenza tra un dente naturale e lo stesso dente in forma di impianto:
L’implantologia dentale non è l’unica soluzione ad un dente estratto, ma è quella più moderna ed efficiente, per questo motivo è anche la più utilizzata quando le condizioni cliniche lo permettono.
Il problema è che nell’implantologia dentale tradizionale, la sequenza temporale degli eventi è la seguente:
- prima si estrae il dente (o più di un dente),
- poi si attende la guarigione dopo l’estrazione, impiegando eventualmente una protesi mobile,
- infine si inserisce l’impianto.
Tra l’estrazione e l’inserimento dell’impianto possono rendersi necessari anche mesi prima che il dentista giudichi guarito l’osso dove è stata fatta l’estrazione.
Nell’implantologia post estrattiva, invece, la sequenza temporale è notevolmente semplificata e accorciata: nella stessa seduta in cui si estrae il dente (o più di un dente) si inserisce anche l’impianto. La guarigione avverrà con impianto già inserito.
Implantologia post estrattiva e implantologia a carico immediato
Indipendentemente dal protocollo terapeutico utilizzato (implantologia tradizionale o implantologia post estrattiva) dopo aver posizionato l’impianto, non è detto che la corona (o capsula) possa essere applicata immediatamente: in alcuni casi si parla infatti di implantologia a carico immediato, in altri di implantologia a carico differito.
Dunque l’ideale sarebbe poter associare i benefici dell’implantologia post estrattiva a quelli dell’implantologia a carico immediato, allo scopo di ridurre complessivamente i tempi della cura, comprimere i costi, concentrare tutto in un numero limitato di appuntamenti.
Purtroppo non sempre questo è possibile. Possiamo anzi dire che una delle differenze più importanti in termini di qualità delle prestazioni, è la capacità del dentista di individuare i casi in cui l’implantologia post estrattiva a carico immediato è possibile (o indicata) e quelli in cui è sconsigliata (o controindicata).
Quando è indicato un impianto post estrattivo?
Se parliamo di un dente singolo, l’implantologia post estrattiva è più indicata nei casi in cui l’osso (o meglio, l’alveolo) da cui viene tolto il dente è sano e robusto.
Affinché l’osso sia in buone condizioni è meglio evitare di mantenere un dente molto compromesso troppo a lungo: un dente da estrarre, se non viene estratto, potrebbe infatti comportare degenerazioni croniche dell’osso, tali da impedire o ritardare il successivo posizionamento di un impianto.
Nell’immagine seguente si vede chiaramente la degenerazione dell’osso dovuta a malattia cronica dei denti e delle gengive:
Quando l’osso è molto compromesso, per finalizzare meglio l’inserimento di un impianto, è anche possibile intervenire sull’osso stesso per renderlo più voluminoso e robusto. In alcuni casi questi interventi di “preparazione” (rigenerazione) sono così efficienti da permettere il ricorso all’implantologia post estrattiva.
Ecco perchè si sente spesso parlare di implantologia senza osso: ci si riferisce ai casi in cui la mancanza di osso può essere superata creandone di nuovo con tecniche chirurgiche di stimolazione dette appunto tecniche di rigenerativa.
Come si esegue l’implantologia post estrattiva?
L’implantologia, in generale, può essere effettuata con molte tecniche diverse. Quello che devi sapere è che un impianto post estrattivo richiede una diagnosi molto più accurata per escludere i casi non adatti e una procedura più raffinata e precisa per evitare insuccessi.
Per questo motivo, nel nostro studio, utilizziamo sempre la tecnica dell’implantologia guidata che ci consente di pianificare anticipatamente il trattamento, simulando nel mondo virtuale il posizionamento dell’impianto che poi sarà inserito nella bocca reale.
Le tecniche dell’implantologia guidata ci consentono infatti di predisporre una guida o dima che porta l’impianto nella posizione giusta con precisione quasi assoluta, ma soprattutto permettono di avere una rappresentazione tridimensionale di tutta la bocca.
Ti invitiamo a leggere l’articolo che abbiamo preparato sulla implantologia guidata per capirne benefici e vantaggi. Noi la applichiamo nel 100% dei casi trattati.
Implantologia post estrattiva sull’intera arcata
Ci sono casi in cui i denti da togliere sono più di uno. Ci sono anche casi in cui l’intera arcata è così compromessa che nessuno dei denti presenti in bocca ha possibilità di salvarsi nel breve o medio periodo.
Se sei uno di questi casi devi sapere che l’implantologia post estrattiva potrebbe permetterti, se indicata, di rimuovere tutti i denti malati che hai in bocca, sostituirli immediatamente con impianti (implantologia post estrattiva) e anche caricarli con una protesi fissa che ripristini completamente la masticazione (implantologia a carico immediato).
Paradossalmente è più frequente inserire impianti post estrattivi in un caso di riabilitazione completa della bocca con protesi fissa totale che non nel caso di impianti singoli. Infatti per sostenere tutta l’arcata mancante è sufficiente un numero ridotto di impianti (per esempio 4, 5 o 6) ed è più facile trovare osso adatto per pochi impianti piuttosto che per tutti.
Nell’immagine seguente è mostrata una protesi fissa totale dove i denti sono complessivamente 14, ma gli impianti che la reggono sono solo 4.
Conclusioni
In conclusione esistono molti modi diversi di fare implantologia dentale:
- analogica o digitale
- guidata o a mano libera
- post estrattiva oppure no
- a carico immediato o a carico differito
Devi ricordare che non esiste una soluzione adatta a tutti i pazienti, questo vale in medicina e anche nella implantologia dentale. Il fatto che esistano molti modi diversi di fare implantologia è una garanzia perchè permette di affrontare i diversi casi che si presentano nel modo più idoneo.
Ogni caso fa storia a sé e solo il tuo dentista di fiducia potrà consigliarti la soluzione adatta al tuo caso.
Quando è indicata, grazie all’odontoiatria digitale, l’implantologia post estrattiva a carico immediato rappresenta la soluzione più desiderabile al problema della perdita dei denti: tempi di cura più rapidi, meno dolore, costi più contenuti, maggiore precisione se eseguita in tecnica guidata.
Se vuoi maggiori informazioni sull’utilizzo del microscopio odontoiatrico ti consigliamo di rivolgerti al tuo dentista di fiducia. Se non ne hai ancora uno, puoi prenotare una prima visita presso il nostro studio chiamando il numero di telefono 02.9066.9273 oppure PRENOTANDO ONLINE.
Implantologia post estrattiva | Studio Vassura | Dentista Lodi Zelo Direttore Sanitario Dott. Gabriele Vassura | Albo Odontoiatri Lodi n. 63