Anche se oggi i dentisti non le usano più, molti pazienti sanno cos’è una otturazione in amalgama perchè ne hanno avuta almeno una. Le otturazioni in amalgama sono molto visibili perchè di colore grigio nerastro e, solitamente, non sono molto gradite.
Come vedremo in questo articolo, non si tratta solo di una questione estetica. Questo materiale, infatti, ha una pessima reputazione che è legata alla tossicità sia per l’organismo che per l’ambiente.
Cos’è l’amalgama?
L’amalgama è una lega metallica contenente mercurio che è stata ampiamente utilizzata nei decenni passati dai dentisti di tutto il mondo per eseguire otturazioni su denti cariati (in odontoiatria questa branca di attività è detta conservativa). In particolare i dentisti hanno sempre usato una formulazione specifica detta amalgama in argento, per il fatto che la lega è costituita per la maggior parte in argento (dal 50 al 70%).
Sia durante le fasi di lavorazione che in fase di quiete, da questa lega si possono liberare ioni metallici e vapori.
I vapori di mercurio devono essere considerati sostanze tossiche per l’organismo e per questo motivo, nel corso degli anni, l’amalgama ha attirato l’attenzione sia degli operatori che dei pazienti, fino a quando se ne è occupato anche il legislatore.
Le preoccupazioni infatti non sono limitate alla salute delle persone curate con otturazioni in amalgama, ma anche alla tossicità ambientale dovuta allo smaltimento diretto o indiretto di mercurio nelle acque o nei rifiuti.
La legge sull’amalgama dentale in Italia
La prima legge italiana ad occuparsi di amalgama dentale è stata la legge Sirchia (D.L. 24 febbraio 1997, n. 46).
Le ragioni per cui è intervenuta sono le seguenti:
- l’emissione di vapori di mercurio in corso di preparazione degli amalgami dentali preparati in forma libera è suscettibile di compromettere la salute degli utilizzatori e dei pazienti;
- esiste il rischio di sovradosaggio in mercurio degli amalgami preparati da leghe
metalliche e da mercurio preparato in forma libera; - l’incidenza dell’allergia al mercurio è in incremento, anche se non ci sono dimostrazioni che questa osservazione valga anche per i pazienti portatori di otturazioni in amalgami in mercurio;
- la sostituzione degli amalgami dentali con altri materiali non è giustificata perché questi non mostrano un livello di sicurezza e durata superiore a quello degli amalgami;
- esiste sia il problema di sottogruppi di popolazione particolarmente suscettibili (bambini, donne in gravidanza, ecc.) da tutelare maggiormente, sia quello di particolari situazioni che possono esporre a picchi di mercurio anche importanti;
- la popolazione generale è esposta a fonti multiple di esposizione al mercurio: alimentazione, ecodispersione, uso di farmaci;
- gli utilizzatori e, se del caso, i pazienti, devono essere informati delle precauzioni di impiego da osservare.
In ragione di ciò sono state poste le seguenti regole di utilizzo di amalgama senza peraltro essere vietato:
- stoccare le capsule di amalgama in un ambiente fresco e ventilato;
- lavorare in locali ventilati con rivestimenti non tessili decontaminabili;
- realizzare sempre sotto raffreddamento, aspirazione e isolamento del campo operatorio,
la fresatura e la lucidatura di queste otturazioni; - condensare l’amalgama con i mezzi classici (condensatore manuale) e non utilizzare i
condensatori ad ultrasuoni; - non posizionare l’amalgama dentale in vicinanza di altri restauri metallici, al fine di
evitare rischi di corrosione; - evitarne per prudenza la posa e la rimozione in pazienti con allergia nota, in gravidanza, durante l’allattamento, nei bambini sotto i sei anni d’età, nei pazienti con gravi nefropatie;
- in caso di sopravvenute reazioni locali, in particolare di lesioni lichenoidi in vicinanza di
un amalgama, o nei casi, sicuramente accertati, di allergia a tale materiale, è indicata la
rimozione dell’otturazione.
Dopo l’uscita di questa Legge ed anche per la grande sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questo tema, quasi tutti i dentisti hanno abbandonato l’uso del materiale per otturazioni, impiegandone altri, esteticamente più gradevoli e senza rischi di tossicità.
La legge Europea sull’amalgama
Il legislatore europeo è arrivato a parlare di questo argomento solo nel 2017. Anche in questo caso non si pongono divieti stringenti sull’impiego di leghe al mercurio, quanto piuttosto si fissano ulteriori criteri di sicurezza per il paziente, per gli operatori e per l’ambiente.
Infatti viene stabilito quanto segue:
- A decorrere dal 1 luglio 2018 l’amalgama dentale non può essere utilizzato per le cure
dei denti decidui, le cure dentarie dei minori di età inferiore a 15 anni e delle donne in stato di gravidanza o in periodo di allattamento. - A decorrere dal 1 gennaio 2019 gli operatori degli studi odontoiatrici che utilizzano
l’amalgama dentale o rimuovono otturazioni contenenti amalgama dentale ovvero denti
con tali otturazioni, devono garantire che il proprio studio sia dotato di separatori di
amalgama per trattenere e raccogliere le particelle di amalgama, incluse quelle contenute nell’acqua usata. - I dentisti garantiscono che i loro rifiuti di amalgama, compresi i residui, le particelle e le
otturazioni di amalgama nonché i denti, o loro parti, contaminati con amalgama dentale,
siano gestiti e raccolti da una struttura o da un’impresa per la gestione dei rifiuti
autorizzata. - I dentisti non rilasciano in alcun caso direttamente o indirettamente tali rifiuti di amalgama nell’ambiente.
Perchè parlare ancora del problema?
Visto che le norme italiane e comunitarie hanno scoraggiato fortemente l’uso di amalgama e visto che progressivamente i dentisti l’hanno abbandonato, perchè parliamo ancora del problema?
Ne parliamo ancora semplicemente perchè nel mondo ci sono centinaia di milioni di persone portatrici di otturazioni con mercurio, eseguite negli scorsi 50-60 anni. Alcune questioni devono essere affrontate:
- Tutti questi pazienti devono rimuovere l’amalgama?
- Quando deve essere rimosso?
- Quali strumenti e precauzioni devono essere utilizzate?
Cosa fare con le otturazioni vecchie in amalgama?
I pazienti portatori di otturazioni in amalgama presentano due tipologie di situazioni durante una visita di controllo. Alcuni hanno otturazioni ben eseguite e ben conservate. Quando l’efficacia dell’otturazione in amalgama è garantita si consiglia di non sostituirla.
Fanno eccezione i casi in cui siano i pazienti a richiederne la sostituzione per motivi di estetica.
Se invece l’odontoiatra riscontra che l’otturazione presenti dei difetti, delle rotture oppure delle aree di infiltrazione cariosa, si raccomanda la rimozione e la sua sostituzione con altri materiali (composito, resine, oppure piccoli restauri in ceramica detti anche intarsi).
Particolari precauzioni durante e dopo la rimozione di amalgama
Il paziente potrà verificare abbastanza facilmente se lo studio nel quale rimuove un amalgama opera in sicurezza. Alcune osservazioni sono immediate, altre possono essere richieste direttamente al dentista di fiducia:
- nella rimozione dell’amalgama dentale il dentista opererà sempre dopo aver isolato il campo operatorio. La diga di gomma è un presidio obbligatorio in questi casi, pur essendo fortemente raccomandato in tutte le prestazioni odontoiatriche dove sia possibile impiegarla;
- il dentista opererà sempre con l’impiego di strumenti idonei a garantire il raffreddamento e l’aspirazione;
- lo studio sarà dotato di particolari presidi detti separatori di amalgama, in grado di separare nei residui di lavorazione il mercurio dalle altre sostanze liquide o fisiche;
- lo studio sarà dotato di un sistema di separazione fisica dei rifiuti speciali e provvede al loro smaltimento mediante protocolli appositi.
Conclusioni
In questo video il Dott. Alessi ci mostra cos’è l’amalgama e come si presenta.
Ci spiega inoltre in quali casi si consiglia la sua rimozione e la sua sostituzione con altro materiale non tossico ed esteticamente più gradevole.
Se vuoi maggiori informazioni sull’amalgama per otturazioni puoi rivolgerti al tuo dentista di fiducia, altrimenti puoi prenotare una visita nel nostro studio.
AMALGAMA | STUDIO VASSURA | DENTISTA A ZELO BUON PERSICO (Dir. San. Dott. Gabriele Vassura, Albo di Lodi n. 576)