Il Piercing alla bocca è una moda: di cosa si tratta?
Nella pratica quotidiana ci capita sempre più spesso di vedere adolescenti con piercing alla bocca: labbra, lingua o altri tessuti molli, secondo fantasia e preferenze. Forse è il caso di condividere qualche riflessione.
Il piercing si esegue perforando da parte a parte i tessuti molli e successivamente chiudendo il foro per mezzo di un orecchino o di un anellino. La procedura è semplice ma comporta alcuni rischi, sia durante la fase di foratura che dopo, se il piercing non viene eseguito in condizioni di sicurezza e di sterilità.
Chi può praticare il Piercing alla bocca?
E’ bene precisare che, trattandosi di una procedura chirurgica (per quanto semplice), dovrebbe essere riservata a chi è abilitato all’esercizio della professione. Tuttavia, per motivi sociali, economici o culturali, è oramai accettato dall’opinione pubblica (non dalla Legge) che essa venga eseguita anche da personale non qualificato.
In tutti i casi, ciò che veramente conta è che si scelgano operatori che utilizzino strumentazione sterile e possibilmente monouso (usa e getta). Bisognerebbe sempre assicurarsi che la strumentazione venga sottoposta ad un collaudato protocollo di sterilizzazione mediante una apparecchiatura chiamata autoclave, che tutti i dentisti normalmente possiedono ed il cui unico scopo è quello di sterilizzare gli strumenti. Infatti il pericolo più comune che si può verificare in seguito alla perforazione dei tessuti molli è l’infezione locale: in questo caso la zona che circonda il piercing risulta gonfia, arrossata e dolente al tatto, e spesso produce pus.
Quali altri rischi comporta il Piercing alla bocca?
Altri rischi che si possono presentare sono:
- reazioni allergiche, in particolare per i percing che contengono nichel;
- trasmissione di malattie infettive: se gli strumenti utilizzati non sono stati sterilizzati e sono venuti a contatto con sangue infetto di altri soggetti, si possono contrarre malattie tipo epatite B, C e HIV e numerose altre malattie trasmissibili per via ematica;
- lesioni dei tessuti o delle strutture con cui il piercing viene a contatto sia per traumatismo diretto (ad esempio lesioni allo smalto dei denti e microfratture) sia per lacerazione (ad esempio quando il piercing rimaner impigliato e ferisce la pelle e le mucose).
Per quanto riguarda le conseguenze dirette sulla bocca ovviamente dipendono da dove è situato il piercing: per quanto riguarda quelli su labbra e frenuli l’eccessivo sfregamento del bilanciere contro la gengiva può provocare una retrazione gengivale. Invece quello sulla lingua può scheggiare o rompere i denti.
Infine, il gonfiore che si può verificare subito dopo aver fatto il piercing può creare delle difficoltà respiratorie.
Un rischio abbastanza inconsueto, ma molto grave, è quello che generano operatori poco esperti e imprudenti che posizionano il piercing in zone pericolose, ad esempio le mucose che sono attraversate da nervi o vasi sanguigni. In questi casi, la lesione di un nervo o di una arteria può comportante vere e proprie emergenze mediche o lesioni permanenti.
Il Piercing alla bocca deve essere sottoposto a manutenzione?
Se, nonostante questi avvertimenti, siete fermamente determinati a posizionare un piercing all’interno della bocca, ricordatevi che deve essere pulito regolarmente come se fosse un dente: bisogna utilizzare un collutorio antibatterico con cui sfregare il gioiello per eliminare la placca batterica residua. Regolarmente dovete anche rimuoverlo per controllare la pulizia delle sue componenti e lo stato di salute del tessuto che lo ospita.
Se avete dubbi consultate l’igienista dentale o l’odontoiatra per avere consigli e raccomandazioni: loro si, sono abilitati a farlo. Potete contattarci al nostro studio a questo indirizzo www.studiovassura.it.