Con l’introduzione degli scanner intraorali nel nostro studio mi sono venute in mente alcune espressioni abusate ed un po’ retoriche: una svolta senza precedenti, un cambiamento epocale, niente sarà più come prima.
Accadeva nel 2011, un’era odontoiatrica fa, ed è tutto vero.
Ora ti spiego perchè, ma soprattutto ti spiego quali vantaggi porta lo scanner ai nostri pazienti.
Cos’è lo scanner ?
Lo scanner intraorale è un vero e proprio scanner in grado di rilevare in 3D il modello della bocca del paziente senza utilizzare i tradizionali metodi meccanici di rilevazione: le vecchie impronte.
In questo modo non è più necessario utilizzare i cucchiai porta-impronte e la pasta con cui quale si era soliti acquisire il modello della bocca: alginato, silicone, ecc
Quali vantaggi porta al paziente?
I vantaggi per il paziente sono tanti. Elenchiamo quelli più importanti:
- molti pazienti soffrono durante la presa delle impronte tradizionali, soprattutto per il senso di vomito che il materiale provoca nel contatto con le mucose (gola, lingua, ecc). Con lo scanner iTero questo problema è risolto perchè ha un ingombro ridotto.
- iTero non richiede l’uso di materiali per impronta, quindi non ha alcun sapore, alcun odore e non lascia residui di sporco durante le sedute.
- la qualità delle prestazioni è molto migliore perchè un processo a controllo numerico è molto più preciso di uno manuale: di conseguenza le lavorazioni sono migliori (apparecchio ortodontico, modelli studio, protesi, ecc.) generando maggiore soddisfazione del paziente.
- i tempi di lavoro sono ridotti, quindi il paziente ha un impegno più ridotto presso lo studio, soprattutto se si considera la riduzione degli errori e quindi la ripetizione dell’impronta. Inoltre il trasferimento di un file è molto più rapido ed economico rispetto ad un corriere tradizionale, quindi anche i rapporti con il laboratorio sono molto più rapidi. Il paziente attende meno per avere l’apparecchio o la protesi.
- dal punto di vista igienico, lo scanner presenta un minor rischio di infezioni crociate rispetto alla metodica tradizionale con impronte, per le quali il numero di lavorazioni è superiore ed il processo è articolato su più operatori e luoghi diversi.
- la riduzione dei tempi e lo snellimento dei processi e dei materiali di lavoro comporteranno anche una riduzione dei costi per il paziente, quantomeno dopo la fase di ammortamento dello scanner
Come è fatto lo scanner?
Lo scanner non è altro che un grosso computer touch screen dotato di un manipolo che assomiglia molto ad una sonda per ecografie. Il manipolo ha una copertura sterile monouso (usa e getta) con cui viene introdotto nella bocca del paziente.
Attraverso una piccola finestra di rilevazione il manipolo cattura l’immagine dei singoli denti e poi li ricompone in una immagine completa della bocca.
L’immagine può essere elaborata dal dentista sia in fase di studio che nella fase di progettazione vera e propria di un apparecchio ortodontico o di una protesi fissa.
Guarda questo video e rimani sbalordito insieme a noi:
Come funziona con gli allineatori trasparenti?
Lo scanner e l’apparecchio invisibile sono prodotti dalla stessa azienda, leader mondiale nell’ambito dell’Ortodonzia. Questa azienda ha messo a disposizione del dentista una sistematica che permette, sia all’ortodontista che al paziente, di visualizzare il modello 3d della bocca in tempo reale alla poltrona.
Ma non è tutto.
In pochi secondi permette all’ortodontista di fare una prima simulazione dell’ipotetico trattamento ortodontico e di visualizzarne i risultati virtuali. Il paziente ha dunque la possibilità, già durante la prima seduta di visita, di capire in che modo il suo problema ortodontico (malocclusione) possa essere risolto e soprattutto “se” può essere risolto.
Questo processo viene comunemente identificato con il nome di ClinCheck.
Una elaborazione successiva consente anche di prevedere i tempi di cura, i relativi costi e quindi di formulare un preventivo.
E’ pericoloso lo scanner?
No, lo scanner non emette alcun tipo di radiazione e non richiede l’impiego di sostanze chimiche. Il procedimento non è per nulla invasivo e non genera alcun tipo di traumatismo sulle mucose.
Il suo meccanismo di azione può essere paragonato a quello di una macchina fotografica associato ad un doppler, i cui rilievi vengono poi elaborati da un processore.
Pertanto l’uso dello scanner è molto utile nei bambini, nei quali il riflesso del vomito durante le impronte tradizionali è molto frequente.
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Se vuoi sapere di più sullo Scanner intraorale, sulla tecnologia e sulle sue applicazioni in odontoiatria digitale chiedi al tuo dentista di fiducia oppure rivolgiti direttamente al nostro studio.
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